Il Cagliari Calcio – attraverso i progetti all’interno del manifesto etico BeAsOne – ha preso parte martedì 4 Luglio presso la Casa Circondariale “Ettore Scalas” di Uta a “La Partita con mamma e papà”, l’atteso incontro tra papà e mamme detenuti e i loro figli.
L’evento, giunto alla 7^ edizione, viene proposto in tutta Italia dall’Associazione Bambini senza sbarre Ets, in collaborazione con il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
Inserito nell’ambito della Campagna europea Non un mio crimine ma una mia condanna del network europeo COPE (Children Of Prisoners Europe), vuole sensibilizzare sul tema dell’inclusione sociale e delle pari opportunità per tutti i bambini, aprendo le porte degli istituti alle famiglie dei detenuti e portando in primo piano il tema dei pregiudizi, al fine di allontanare lo stigma e l’esclusione che caratterizza i giovani con familiari reclusi.
Il club rossoblù, facendo seguito alle azioni promosse tra la fine del 2022 e il 2023 con il progetto “Lo sport ti AiUta” (portato avanti in sinergia con la Fondazione Carlo Enrico Giulini), ha trascorso una piacevole mattinata con gli ospiti della struttura di Uta e i loro familiari. In rappresentanza della società isolana Elisabetta Scorcu (Responsabile CSR) insieme a due ex d’eccezione, Adriano Reginato e Beppe Tomasini, che hanno donato ai più piccoli numerosi gadget e posato per le foto di rito.
La collaborazione tra il Cagliari e la Casa Circondariale “Ettore Scalas” proseguirà anche in futuro: il sogno è la creazione di una squadra della struttura che possa partecipare ai campionati ufficiali. Finora sono state gettate le basi, ma l’idea è di rendere “produttivi” gli allenamenti curati dallo staff cagliaritano coordinato da Bernardo Mereu.